Renata

luci basse e metallo
in un pomeriggio d’ottobre
colore giallo
piccole dosi di rispetto
dal sorriso paterno
pelle rugata
coperte e cuscini
occhi azzurri e cugini
offresi tragica conoscenza
lambita da tenue,
flebile speranza
e il rumore sta in attesa del silenzio
a dispetto del tuo nome

La corsa inutile

Serpeggia cauto
già grigio di morte
ogni nuovo lume sulla sfibrata bellezza del mondo
passi brevi su un perimetro al buio
slanci effimeri di ardore
boicottati da un pensiero domestico
seriale

Sottopelle

e sempre ti dona
sorridere poco

Pomeriggio d'autunno

bacio d’argilla
incustodito e perso
graffia il nulla eterno
aleggia nel buio
poi se ne va
e continuo a pensare ad un cielo pulito