attenzione: allontanarsi dalla linea gialla!
non so nemmeno se i colori nella notte sono quelli che vedo, o sono quelli che so essere dei colori
la maniglia del frigorifero proietta la sua ombra verticale e diventa un occhio che mi guarda, come Golia
la camomilla che bevo è priva di personalità
e se io non potessi, alla fine, rispondere alla domanda?
chiama il giardiniere. digli che non serve più
la mia sedia a dondolo è una macchina del tempo. e rivivo quel corpo minimo, claudicante, ma niente di tutto questo raggiungerà mai la tua immaginazione petrolifera scritta al contrario, cara amelia
un prima e un dopo profilati di blu
ti attendevo da tempo, è sempre un piacere
nascondo il supporto cartaceo alla vista
vedrai, entrando, solo la copertina del libro che sto leggendo - sono due tu -
e sarò salva, dalle tue domande
sente che non ce la fa più
la figlia gli apre gli occhi e continua a ripetere: non avere paura, siamo tutti qui
i poeti parlano di universo, di firmamento, come fossero misurabili
e ne dicono il contrario
ma come fanno?
ho capito che in fondo
è tutto normale,
cosa per me inaccettabile
anche tu amelia trovi dei colori, un che di giardino
no, no. non farò presto
è quel girotondo che mi sorprende a sorriderti
sviluppo e variazione, dici
come ho fatto a non pensarci prima, dico io
chissà perchè poi, ottuso.
non è l'andata che mi preoccupa
ma il ritorno
felice però, di aver riaperto quel libro
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