La preghiera del ciclista

Passo magro d’uomo di vetro si avvicina
precede rispettoso il buio che lo attende
entra, saluta e raccoglie ad occhi chiusi la sua riserva d’anima
innervata
smetto di cercare nel suo corpo blu
una grazia che non gli appartiene
guardo oltre e penso a lui, fermo in posizione
spinto all’angolo da sentimenti che non conosco
ricama un pensiero che consegna alla sacra nicchia
e se ne va su di un rumore di tacchi stonati
non di donna

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