fui livia

ora che il mio sangue
cresce a dismisura
sono anima omonima
di chi altrove non teme,
ottusità e veemenza.
imbianco i panni e conto i passi
per il molto illustre,
e amatissimo signor padre.

ma fui livia
mortalmente pallida, in laguna.
viva.


1 commento:

  1. molto meno fragili questi due testi, Livia e Arcangela. anzi dire che di fragile non hanno molto.

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