SI


Avambraccio in SI


si potrebbe dire 'basta avambraccio'!
s-batterlo finch'è caldo,
Sir Nanni qui è l'araldo.
sommo poeta? non so,
so che qui io lo uso
sull'ultima ballata.

signorine Richmond di tutto il mondo,
se volete, potete unirvi a fare
sulla mia pagina un bel girotondo,
segno o significato, non badare,
stare in movimento, su, s'ha da andare!
su ventuno lettere
si può crocifiggere,
SI, con chiodi su legno,
si, si, si, ora vegno,
sii mio amico, poeta!
si, lo so, sto scrivendo una poesia in SI
sgocciolata, e vuota della poesia 'in re'.
son poche le mie pretese nei versi,
se va bene, riesco a balbettare,
strizzo parole, ne vedo il pallore.
salasso di giornata,
sei lingua anemizzata?
sollevati, ti prego,
su avambraccio ripiego,
su sua semplice vita.
sono solo canzonette, Sir Nanni,
sillabe messe in fila sullo schema
spellato di ballata d'altri anni,
sulle poche istruzioni attorno a un tema
sciorinate dal blog, da Sir Teorema;
scossa avvertita presto,
sciame sismico lesto,
shock intenso nei giorni,
strofe, rime e dintorni,
si gioca una partita.
se si possa cantare di avambraccio
segno dei tempi, o proferirne lode,
sin dall'inizio mi è stato d'impaccio,
sto sempre divisa in due, ciò mi rode,
si può servirlo con due uova sode?
sicchè io non capisco:
sull'ordine, patisco,
sul caos non ho mai spinto,
su movimento finto
sta in piedi sta bravata!
sono semplici i passi tra i suoi rami,
segni che si dipartono da un centro,
strade secondarie per panorami
solcati da rotaie, in cui mi addentro,
senza mai raggiungere l'epicentro.
si torna alla pittura
se non sintomo, cura,
si presta ogni sua glossa,
sicura e ortodossa,
seppure di facciata.

s'accasciò mesto il destro, a pavimento,
spirò dicendo: "a me mia cara amica",
si riunì tutto il popolo, sgomento,
si fece santificazione laica,
si spegneva il simbolo di un'epoca.
stesso braccio del Cristo,
su Marat ho intravisto,
su amico del popolo
si conclude il mio volo,
su immagine adorata.

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