io e titano

da: l'io singolare proprio mio

Non più narcisa, la vanità perduta,
cosa mi resta? Un ibrido di attese
e mal di testa. Il pensiero mi manca
il passo arranca, questo nuovo peccato,
la santità.

(Patrizia Cavalli)

percorsi

la ruota gira e io
passo in rassegna strade e giardini
pali della luce e sirene
recinzioni e cemento
i soliti visi barbuti
le solite voci mi attendono
e non conosco nessuno
ai tavolini del bar
resto indietro e non mi curo
del fruttivendolo che saluta
anche lui ha un cane
devoto compagno di giorni fatti in serie
unica novità
l'asparago verde
l'uomo macho ammira la sua motocicletta
mani in tasca e gambe larghe
tiene lo sguardo fisso al motore
niente della sua faccia fa pensare alla velocità
fermo la ruota e cerco la chiave
apro e chiudo.
apro ancora,
e richiudo.



oggi

oggi ne ho uccisi tre
mi passano davanti a zig zag
forse vivono nella pianta messicana
poi a casa verranno le api
ed io non saprò mandarle via
mentre loro mi guardano in due e dicono
'abbiamo un problema'
abbaia sempre
gli altri smettono ma lui continua
cammino sotto al portico
attenta ai voli della rondine
e al suo urlo pulito
guardo i colombi lasciare i loro segni a terra e sui fili elettrici
penso alla mia città
e alla mia solitudine
in ogni microcosmo la ripetizione
tutto in miniatura
intrighi e sciagure
pochezza di intenti
stanchezza del sorriso
equilibri interessati

continuo a camminare
 

1725

Bevvi una sola sorsata di vita.
Vi dirò quanto la pagai:
precisamente un'esistenza.
E' questo il prezzo sul mercato, dicono.

Mi pesaron, granello per granello
e bilanciarono la mia fibra.
Poi mi porsero il prezzo del mio essere:
un solo sorso di cielo.

(Emily Dickinson)

chen



“ciao io fa vedele cate pechè pagato due vote”
“ciao chen. Hai pagato due volte che cosa?”
“io cambiato. Plima enel dopo enegia e pagato acola enel, topo”
“mostrami i documenti così ci capiamo”
“si”
“ma queste sono fatture di energia elettrica della tua casa?”
“si si!”
“chen io amministro le parti comuni, il condominio, non l’appartamento. Questi sono contratti e documenti privati”
“ma io pagato due vote tio cà!”
“chen non imparare a bestemmiare”
“forse la seconda fattura enel dopo che hai cambiato il contratto ti è arrivata perché c’era una rimanenza da pagare, un conguaglio”
“co galio?”
“si, quando chiudi un contratto leggono i consumi fino a quella data e fanno il conto”
“ma tu chiama queto numelo enel o tu fai letela enel che io pagato due vote”
“no chen, vedi qua dietro? C’è scritto conguaglio, è corretto, è giusto così”
“è giuto?”
“si chen, vedrai che da adesso non ti arrivano più fatture enel”
“va bene. Tu pelò no mandale policia a casa mia che io pagato multa, tio cà”
“chen sono quattro anni che ti dico di metterti in regola, i condomini hanno diritto alla pace come tutti, non potete vivere in undici persone in due stanze”
“io pagato tlecentottantaeulo, tio cà”
“lo so. Se almeno foste silenziosi e ordinati, chen…non puoi lavare quintali di noci nella vasca da bagno di notte! Si sente un rumore terribile, e non si gettano le carte dal terrazzo, e neanche le sigarette e quando tua moglie stende la biancheria deve prima strizzarla perché cade tutta l’acqua in testa a quelli che abitano sotto. Quante volte te l’ho detto?”
“io no fumo”
“e il pacchetto di sigarette nel taschino?”
“io o pacheto ma io no fumo tio cà io male pancia e no lavolo e devo andale cina pagale bilieto”
“chen io devo lavorare. Ciao”
“ciao”

giovanni

"ciao sono giovanni, ti è arrivato il bonifico?"
"si, l'ho visto, e l'ho caricato a bilancio anche se arrivato in ritardo"
"ma io non ho mai ricevuto le carte..."
"si, giovanni, in raccomandata, come per tutti"
"beh comunque volevo avvisarti che ho trovato peli pubici sopra al mio condizionatore nel terrazzo. hai spedito la lettera a quella che mi sta sopra?"
"no, giovanni, ho avuto cose più urgenti da fare. ne parliamo in riunione"
"ma quando la fai questa riunione?"
"dopo la metà del mese. prima ho convocato i revisori dei conti".
"si ma non farla alle sei di sera!"
"non ho mai fatto riunioni alle sei di sera, giovanni"
"eh, amministratore, ti cresce il naso..."
"no, giovanni, ti sbagli"
"ne sono sicuro!"
"giovanni, ho i verbali con la data e l'ora di tutte le riunioni, quando vuoi.."
"no, no, hai convocato una riunione l'anno scorso alle sei di sera"
"giovanni, ti confondi con le revisioni dei conti, quelle si, le faccio entro le sette di sera, possibilmente".
"ah, si, beh, comunque non ho più guardato se i negri cioè, i mori là, hanno ancora i copertoni dentro al box auto"
"non ci sono, giovanni, li ho fatti togliere"
"ah, comunque la macchina con l'assicurazione scaduta è andata via"
"si, ho visto, avevo interessato la proprietaria dell'appartamento perchè avvisasse i suoi inquilini"
"e comunque alla prossima riunione mi faccio mettere ministro!"
"non abbiamo ministri, in assemblea condominiale, giovanni, al massimo puoi dare la disponibilità per fare il presidente"
"ecco, si, farò una strage!"
"come vuoi"
"ah! la cagna adesso abbaia meno, la situazione è un po' migliorata. ma adesso che mi sono rilassato dico a mia moglie che si compri gli ultrasuoni per quella maledetta cagna. ma le hai viste le foto che ti ho mandato dei peli sul mio condizionatore?"
"giovanni, le foto le ho viste. ne riparliamo in riunione. non posso spedire una lettera a settimana per ogni minima cosa..."
"minima??"
si, giovanni, minima, se vi parlaste fra condomini".
"si ma mia moglie è incinta, è a casa tutto il giorno, e vede tante cose, capisci??"
"capisco, giovanni, capisco".
"ok ci vediamo alla riunione allora"
"ciao giovanni"