18.40
“Annuncio ritardo di dieci minuti
del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da Trieste per
Venezia Santa Lucia”. Nel ritaglio di cielo che vedo, ancora chiaro, le punte dei pioppi
che si possono scorgere al di sopra della pensilina in acciaio si muovono
appena. Trave orizzontale, parallela al tetto del treno fermo al binario uno.
18.45
“Annuncio ritardo di quindici
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da Trieste
per Venezia Santa Lucia”. Scritte sulla fiancata del treno fermo al binario
uno: peso reale 72 - peso frenato 65.
18.50
“Annuncio ritardo di venti minuti
del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da Trieste per
Venezia Santa Lucia”. Il binario due rimane libero. Sul marciapiede al binario
due ci sono molte persone che aspettano. Meno di cento, più di cinquanta. La donna bionda
alla mia destra si accende una sigaretta. L’individuo vestito di nero alla mia
sinistra indossa occhiali scuri e passeggia allontanandosi un po’. Arriva un
ragazzo con una bicicletta molto colorata e la sbatte a terra.
18.55
“Annuncio ritardo di venticinque
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Il ragazzo con la bicicletta molto colorata
si toglie la maglietta nera e si riveste indossandone una bianca. Fa gesti
veloci. Dice una bestemmia a voce alta per il ritardo del treno. Si attacca al
telefono.
19.00
“Annuncio ritardo di trenta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia, diversamente da quanto già annunciato. Ci
scusiamo per il disagio”. Il marciapiede al binario due contiene anche il mio
piede, che vedo se guardo giù: anfibio rosso. Un ragazzo e una ragazza si
baciano, in piedi.
19.05
“Annuncio ritardo di trentacinque
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del ragazzo con la
bicicletta molto colorata. Le teste di molte persone sono rivolte all'insù
per leggere sui monitors notizie del ritardo che scorrono come sottotitoli.
19.10
“Annuncio ritardo di quaranta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del ragazzo con la
bicicletta molto colorata. Mi reco anch’io a leggere sui monitors e vedo che
compare la scritta ‘i treni provenienti da Trieste e da Udine diretti a Venezia
Santa Lucia subiranno ritardi o variazioni a causa di una persona investita sui
binari tra le stazioni di Casarsa e Pordenone. L’autorità giudiziaria sta
procedendo ai rilievi’.
19.15
“Annuncio ritardo di
quarantacinque minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del
ragazzo con la bicicletta molto colorata. Una suora alle sue spalle, bassa di
statura e vestita di bianco, si guarda attorno. Indossa occhiali spessi. Due
piccioni bianchi e grigi volano sopra alla pensilina in acciaio.
19.20
“Annuncio ritardo di cinquanta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del ragazzo con la
bicicletta molto colorata. Tre uomini con accento straniero bevono birra in
lattina e parlano tra loro. Ogni tanto guardano il ragazzo con la bicicletta
molto colorata.
19.25
“Annuncio ritardo di
cinquantacinque minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del
ragazzo con la bicicletta molto colorata. Un giovane uomo prende per mano il
suo bambino e si allontanano procedendo sul marciapiede al binario due verso
una panchina distante dalla folla.
19.30
“Annuncio ritardo di sessanta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del ragazzo con la
bicicletta molto colorata. Sale in sella alla sua bici e inizia ad esibirsi in
evoluzioni nervose. Nessuno lo guarda, tranne me.
19.35
“Annuncio ritardo di
sessantacinque minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia”. Bestemmia a voce alta del
ragazzo con la bicicletta molto colorata. Mi allontano e scendo le scale che
portano verso l’uscita della stazione. Risalgo e mi trovo sul marciapiede al
binario uno. Dentro al treno fermo al binario uno ci sono molte persone sedute.
Molte altre persone passeggiano avanti e indietro sul marciapiede, entrano ed
escono dal bar della stazione e aspettano.
19.40
“Annuncio ritardo di settanta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Un ragazzo con le braccia tatuate è seduto in
braccio ad una ragazza con il gomito destro tatuato e si baciano sulla panchina
a fianco dell’entrata del bar. La ragazza con il gomito destro tatuato tiene in
mano una bottiglia di birra stappata. Le loro teste penzolano e si appoggiano
l’una all’altra.
19.45
“Annuncio ritardo di settantacinque
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Entro al bar e vedo che le scorte di panini
sono esaurite. Una donna anziana entra e trascina un trolley rosso camminando
lentamente. Indossa occhiali marrone e guarda il banco del bar. Le cameriere
non alzano la testa e non le chiedono se le serve qualcosa. La donna anziana
esce e torna sul marciapiede al binario uno.
19.50
“Annuncio ritardo di ottanta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Entro nella sala d’attesa che ha l’ingresso
di fronte al binario uno. E’ stretta e lunga, sul lato opposto all’ingresso c’è
un’altra porta che comunica con un’altra area interna alla stazione. I muri
sono rivestiti in marmo chiaro da pavimento fino a metà parete, e ci sono delle
sedie color marrone, disposte su due file lungo le due pareti opposte. Le sedie
sono quasi tutte occupate.
19.55
“Annuncio ritardo di
ottantacinque minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia”. Mi siedo su una sedia libera
sulla fila di destra a fianco di un ragazzo nero che legge il giornale e occupa
due posti con i suoi bagagli. Di fronte a me ci sono un uomo e una donna seduti
che si tengono per mano, in silenzio. Alla loro destra è seduta una donna che
legge un libro. Al suo fianco, verso l’uscita, altre quattro donne sono sedute
in silenzio. Una di loro, con uno scialle rosso sulle spalle, legge un libro.
20.00
“Annuncio ritardo di novanta
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Suona il cellulare del ragazzo nero seduto
alla mia sinistra. Il volume della suoneria è molto alto. Lui si alza ed esce.
Entrano tre ragazze che ridono rumorosamente. Una si siede per terra alla mia
destra. Una si siede a fianco della coppia che si tiene per mano in silenzio di
fronte a me sull’unica sedia libera della fila di sinistra. Una toglie il
giornale da una delle sedie occupate dal ragazzo nero e si siede.
20.05
“Annuncio ritardo di
novantacinque minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia”. La ragazza seduta di fronte a
me si accorge che la sua bottiglietta d’acqua non era chiusa bene e si alza in
piedi di scatto mostrando a tutti i pantaloni bagnati sulla coscia destra.
Qualcuno ride. Le ragazze che erano entrate con lei ridono forte.
20.10
“Annuncio ritardo di cento minuti
del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da Trieste per
Venezia Santa Lucia”. Il ragazzo nero rientra e mette a terra lo zaino che
occupava uno dei suoi due posti, e si siede. La ragazza seduta per terra alla
mia destra smette di ridere e apre un libro.
20.15
“Annuncio ritardo di centocinque
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. La ragazza con i pantaloni bagnati si
interroga sul fatto che non hanno ancora annunciato la soppressione del treno.
La ragazza seduta a fianco del ragazzo nero dice che comunque i suoi genitori
andrebbero a prenderla solo in caso di emergenza. Le tre ragazze ridono forte.
20.20
“Annuncio ritardo di centodieci
minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44 proveniente da
Trieste per Venezia Santa Lucia”. Agli annunci che riguardano il mio treno si
sommano gli annunci dei ritardi riferiti agli altri quattro treni che dovevano
partire dopo quello delle ore 18,44 per Venezia Santa Lucia. Comincio ad innervosirmi.
Indosso gli occhiali da lettura ed apro il libro di racconti di Chiara Valerio.
Non trovo la concentrazione e i miei occhi guardano la pagina senza leggere
nulla.
20.25
“Annuncio ritardo di
centoquindici minuti del treno in arrivo al binario due delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia”. Insisto a tentare la lettura
di un racconto. Ne scelgo uno che si intitola ‘l’appartamento’. Mi pare che due
donne finiscano a terra visitando un appartamento per prenderlo in affitto. Mi
riservo di rileggere con calma. Chiudo il libro, sfilo gli occhiali e ripongo
tutto in borsa.
20.30
“Il treno diretto a Udine delle ore 18.30 è in partenza al
binario uno. Allontanarsi dalla linea gialla”. All’annuncio della partenza del
treno al binario uno la sala d’attesa si svuota con rapidità e rimaniamo io e la signora con lo scialle rosso sulle spalle
seduta sulla prima sedia della fila di sinistra, vicino all’uscita. Mi alzo in
piedi e mi sposto verso l'uscita. Rimango ferma sulla soglia della porta. La signora mi dice qualcosa che non
ho voglia di ascoltare. Poi mi pento, mi volto verso di lei. Il
treno al binario uno parte, fa un rumore che disturba e non capisco nulla di
quello che la signora mi dice.
20.35
“Il treno delle ore 18,44
proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia” è in arrivo al binario due.
Allontanarsi dalla linea gialla”. Sentito l’annuncio esco dalla porta verso i
binari senza salutare la signora con lo scialle rosso che continua a
parlarmi, scendo le scale, attraverso il tunnel vuoto e risalgo sul marciapiede
al binario due. Il ragazzo con la bicicletta molto colorata è seduto per terra
con la testa bassa, in silenzio. Non vedo la sua faccia. La suora bassa di statura, con occhiali spessi
e vestita di bianco è ancora lì, e guarda nel vuoto con un rosario in mano. Due
ragazzi seduti su una panchina stanno guardando un film sull’iPad con gli
auricolari all’orecchio. L’individuo vestito di nero con gli occhiali scuri li
indossa ancora, nonostante sia ormai buio.
20.45
"Il treno delle ore 18,44 proveniente da Trieste per Venezia Santa Lucia è in partenza dal binario due. Allontanarsi dalla linea gialla".
Sono seduta sul vagone di seconda classe del treno che mi riporterà a casa. Mi chiedo se la signora in sala d'attesa con lo scialle rosso sulle spalle stia ancora tentando di parlarmi, e se tornerà a casa. Mi rendo conto che ho guardato sempre e solo le persone. E questo retropensiero non c'entra nulla con un telp.
Sono seduta sul vagone di seconda classe del treno che mi riporterà a casa. Mi chiedo se la signora in sala d'attesa con lo scialle rosso sulle spalle stia ancora tentando di parlarmi, e se tornerà a casa. Mi rendo conto che ho guardato sempre e solo le persone. E questo retropensiero non c'entra nulla con un telp.
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