dietro le quinte 2017 - 1

ieri mattina sono uscita di casa verso le 8.00. ho percorso a testa bassa come sempre il vialetto che porta al parcheggio delle auto e una volta arrivata al marciapiede ho alzato la testa perchè avvertivo una presenza. la presenza c'era in effetti, era lì, lì dove stava quando ne scrivevo e faceva quello che ha sempre fatto e per cui ho iniziato a scriverne. ho tenuto lo sguardo puntato sul terrazzo bianco al primo piano della palazzina di fronte al parcheggio fino a quando mi è stato possibile, fino a quando ho dovuto proseguire per raggiungere la mia macchina. volevo accertarmi che fosse lui, che non si trattasse di qualcun altro al posto suo, con la stessa posa, con la medesima immobilità. con un misto di commozione, gioia, stupore e vergogna, vergogna in primis perchè ho sentito qualcosa, ho constatato che sì, era proprio lui, sul terrazzo bianco al primo piano della palazzina di fronte alla mia stava fumando l'uomo che io credo sia meridionale, quel luchi cresime che mi aveva abbandonato, per cui non sono più riuscita a scrivere ogni giorno. luchi è tornato, mi sono detta, ma dove è stato tutto questo tempo, mi chiedevo mentre mettevo in moto la macchina, e soprattutto, cosa farà ora qui, ogni giorno?

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