la fame

La Fame scavata dal digiuno...
La trovò in un campo pieno di pietre, che cercava di strappare con le unghie e coi denti i rari fili d'erba. Aveva i capelli irti, gli occhi infossati, il viso pallidissimo, le labbra bianche che sembravano coperte di muffa, la fauci inaridite dal tartaro, la pelle dura e tesa attraverso la quale si potevano contare gli organi interni; le ossa spuntavano come nude sotto la curva delle anche; non aveva ventre e al suo posto c'era un vuoto; la cassa toracica sembrava in bilico, sorretta a stento dalla spina dorsale. La magrezza aveva fatto sì che sembrassero più grosse le giunture: gonfie erano le rotule dei ginocchi e protuberanti in modo esagerato i talloni...

Ovidio, Le metamorfosi LIBRO VIII

4 commenti:

  1. ciao!
    ma questi splendidi disegni per cosa li stai facendo?

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  2. olà, diquestitempi! tutti i lavori che vedi qui (dipinti e disegni) risalgono almeno a 3 anni fa. gli ultimi 3 che ho postato, che a dire il vero secondo me di splendido hanno solo il testo da cui sono tratti, facevano parte di un mini gruppo a tema (metamorfosi di ovidio)che ho esposto in un bar, un covo di amici, un branco alcolico, per lo più. non ho più proseguito nel progetto che credevo di avere in mente, e non dipingo più. questo blog lo tengo come una scatola, dove riporre una parte del mio passato per immagini. that's all!!

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  3. è un vero spreco di talento!
    perchè non pensare ad una rivisitazione delle metaforfosi illustrate da te? perchè no scrivere tu dei testi dedicati ai tuoi dipinti?
    sei brava, perchè non farlo?

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  4. è la terza volta che cancello una possibile risposta. la verità, è che mi imbarazza molto quello che hai scritto. mettiamola così, diquestitempi, non è da tutti, credere
    (vedi alla voce 'la corsa inutile' un vecchio post di questo simil-blog).
    grazie però, davvero grazie. e poi sono buone idee, le tue, magari un giorno ... chissà :-)

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