disciplina

impeto di rabbia per quella risata gratuita, immancabile, a due. ti alzi e te ne vai. non saluti e te ne vai. te ne vai, ma dove te ne vai? te ne vai via, via da quel posto per andare in un altro posto. nell'altro posto trovi uno spazio colorato, abitato dalla quiete animale del cane sdraiato. era solo un pensiero. ma te ne vai da quel posto ad un altro posto. lo fai. con il pensiero te ne vai. il tuo corpo rimane. rimane a poca distanza perchè senti ancora le voci. le senti e senti che ridono ancora. in due ridono ancora. ancora senti la telecronaca dei giochi. pensi di chiedere asilo per una sera. non risponde nessuno. il cane si sveglia. tu non sei molto sveglia. ripensi a chi con te parlava un po' ma giustamente è lontano. rimani lì, così. prevedi un'aria gelida al passare della notte. non trovi nella tua mente chi se ne curi, chi se ne possa curare. vorresti pallottole di zucchero, vermi di cioccolata e siringhe di miele. vorresti qualcosa e ripensi a qualcosa. sarai immobile, più di prima. dovresti pensare a qualcosa da inviare a m. che sta preparando il book per m. ma non ti viene niente. non hai niente da dire, o da dare, forse. e questo impeto non servirà a nessuno, nemmeno al pensiero che spinge fuori bolle di vuoto. vorresti essere più cattiva. più di così. vorresti separare il corpo dalla mente. azzerare l'importanza di ogni esigenza. lì dove sei, tutti i rumori ti disturbano. il tuo corpo si modifica temporaneamente per un respiro profondo, poi torna quello di prima. hai letto da qualche parte che non serve attuare alcun metodo di privazione, e che non si ottiene nulla sacrificando e applicando disciplina. puoi arrivare a nutrirti diversamente, ad aprezzare litri di liquido al posto del cibo solido, ad annullare il piacere di ingerire cibo come e quando lo desideri, a governare il corpo con esercizi e abitudini posturali ma non funzionerà. non funzionerà se tutto questo non sarà dedicato. non funzionerà in mancanza del dono. non funzionerà per rabbia, nè per decisione presa con la testa. non funzionerà per il piacere della disciplina. funzionerà solo se ogni gesto, ogni minuto impiegato, ogni scelta tra quelle possibili saranno dedicate al cielo. diciamo così, al cielo. come dire che occorre puntare in alto, per riuscire. pensavi bastasse qualche intuizione qua e là, qualche commossa suggestione, qualche timido sentire. macchè. non basta. non si può barare. o guardi in su, o guardi in giù. e tu, se guardi in su, perdi l'equilibrio.

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