la
terrazza dell'appartamento dell'uomo che io credo sia meridionale
oggi è sconcertata. potrebbe essere solo vuota dell'uomo che io
credo sia meridionale; vuota della donna che è apparsa mercoledì 2
settembre indossando una maglietta a manica corta di un rosa acceso
dopo mesi che non appariva nessuno; potrebbe apparire solo con la
tapparella abbassata sulla porta finestra che costituisce il punto di
attraversamento dall'interno all'esterno quindi irrimediabilmente dal
privato al pubblico, motivo per cui io dovrei spingermi a scrivere di
quanto vedo sopra e sotto e attorno alla terrazza non essendoci anima
viva che la abita e non potendo restituirne i movimenti e le azioni;
potrebbe avere solo la tenda da sole grigio chiaro arrotolata a
soffitto con i lembi alle due estremità del bordo che svolazzano più
forte di ieri perchè il vento li fa muovere; potrebbe avere solo la
pianta verde dentro alla fioriera visibile sopra al parapetto e
il presunto termometro da esterni appeso al muro poco più su dalla
parte opposta alla pianta. oggi invece la terrazza dell'appartamento
dell'uomo che io credo sia meridionale è sconcertata. il suo
sconcerto è positivo, ma pur sempre uno sconcerto. lo sconcerto
della terrazza dell'appartamento dell'uomo che io credo sia
meridionale fa si che la circostanza, d'ora in poi, debba essere
considerata, forse fuori da qui, se questo sarà possibile, se io
sarò possibile. dichiaro ufficialmente morto il rapporto di causa –
effetto.
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