dietro le quinte

sto per uscire ma non mi muovo. sono in ritardo, ma qualcosa mi trattiene. mi siedo e scrivo un po'. guardo fuori e vedo prima di tutto il vetro della finestra puntinato e opaco. passo oltre. le punte di due pini alti una quindicina di metri fanno da quinta alla terrazza bianca di là della strada che da pochi giorni è tornata ad essere abitata. mi sono fatta l'idea che chi la abita provenga dall'Italia del sud. forse un insegnante. molti insegnanti dell'Italia del sud quando finisce la scuola se ne tornano al loro paese d'origine, e tornano al nord quando la scuola è già iniziata. non so come fanno. ma spesso lo fanno. lui fuma. al mattino presto, quando è ancora buio, quell'uomo che io penso sia meridionale fuma. credo si accenda la sigaretta appena dopo essere andato in bagno. o forse prima fuma e poi va in bagno. lascia una piccola luce accesa nella stanza e socchiude la porta a vetri. sta lì e fuma. quando fa freddo ed è ancora un po' buio si vede il fumo. o forse lo intuisco. so che ci deve essere perché quando uno fuma dalla bocca esce fumo, dunque io da qui guardo e credo di vedere anche il fumo, mentre vedo solo un uomo che regge una sigaretta accesa, e ogni tanto la porta alla bocca. è più corretto dire che ne vedo i gesti. c'è anche una tenda grigia arrotolata in alto sulla terrazza, una di quelle tende da sole tutte uguali nelle terrazze dei condomini. ma in quel condominio bianco con terrazze bianche non scorgo altre tende oltre la sua. e non l'ho mai vista srotolata a fare la funzione per cui esiste, proteggere dal sole. quando c'è il sole forte, d'estate, le tapparelle bianche sulla porta a vetri sono sempre tirate giù, e rimangono così per più di due mesi, perché in casa non c'è nessuno e la tenda esterna grigia rimane arrotolata. mentre scrivo guardo e vedo l'uomo che io credo sia meridionale uscire in terrazza. indossa una giacca della tuta blu con scritte bianche, rimane fermo immobile e fuma. non sapevo che fumasse anche dopo le otto, quando ormai il cielo è diventato chiaro. forse il martedì è il suo giorno libero. non ho mai visto altre persone uscire in terrazza con l'uomo che fuma, neanche in altri orari del giorno, quando attraverso la strada che passa davanti al condominio bianco. o c'è l'uomo meridionale che fuma, o la terrazza bianca resta vuota, con la porta a vetri chiusa.
 
 

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