non so più niente
della tua polvere
stavo a pancia in giù sul pavimento
seguivo un solco
(confondo i giorni)
contavo i passi le crepe le impronte
scatole di cartone mai aperte
ricoperte di umore sonnolento
piccola io
ti ho aspettato
e ho barato per non sentire tremare più
la terra
ho preso carta e penna
e ti ho disegnato
erano tre in uno in una
cornice di spagna
te ne sei andato
e io non l'avevo capito
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