u n a s t r a d a i n u n q u a r t i e r e d o r m i t o r i o


è una diramazione che devia dalla via principale più grande e maggiormente trafficata.  è una strada che fa una svolta proprio di fronte a casa mia, procede dritta per circa 200 metri e poi prosegue in una curva dolce imboccando la via successiva, che prende un nome diverso da quello della via in cui abito. l’asfaltatura non è recente, si notano diversi rattoppi vicino al marciapiede e al centro della carreggiata, buche che quando piove diventano acquitrini. i pali dei lampioni, più alti degli alberi, sono disposti solo su un lato della via, lungo il marciapiede, e sono verdi, con il corpo illuminante rettangolare all’estremità superiore. se ne vede uno ogni cinquanta metri a partire dal bivio. immediatamente vicino all’imbocco del bivio c’è un parcheggio che può ospitare una ventina di auto e che costeggia la siepe del mio giardino condominiale con i pini e le magnolie. sono auto per lo più di media cilindrata, utilitarie, roba da italiano medio. dall’altra parte della via c’è un gruppo di condomini bianchi tutti uguali, a due piani, i cui giardini con alberi giovani sono separati da una recinzione bassa, in muratura, che si può oltrepassare senza fatica. a nord di queste costruzioni bianche si estende il campo da calcio con le due porte bianche, che confina con l’asilo nido, ora con le tapparelle abbassate, tutte molto colorate, e con una struttura polifunzionale attorno alla quale si concentrano molte delle attività del quartiere. di fronte al campo da calcio c’è un piccolo parco giochi, dove c’è uno scivolo posizionato su un’area sabbiosa, delle panchine sull’erba, dei cavallini a molla ancorati a terra, un’altalena, una struttura in legno colorato con una specie di ponte, fatto con corde e assi sospese, da attraversare per raggiungere un’altana sopraelevata e chiusa da una specie di palizzata tutt’attorno. in questo momento vi sono due biciclette abbandonate a terra una sull’altra, vicino a una panchina. il quartiere è poco lontano dal centro, una zona residenziale dove condomini anni ’70 di edilizia popolare si alternano a villette a schiera dello stesso periodo, e a poche costruzioni più recenti. il colpo d’occhio per chi arriva è quello di una zona circondata da molte aree verdi non recintate, attraversando le quali si passa da un condominio all’altro senza necessità di aprire e chiudere cancelli. in questo momento l’intera zona è assediata dal suono costante delle cicale, unico rumore udibile in assenza di traffico urbano. le tapparelle delle finestre dei condomini bianchi a destra della via sono tutte abbassate, anch’esse bianche, sbattute dalla luce del pomeriggio estivo, fortemente assolato. durante la notte c’è stato un forte vento, e ora le foglie cadute sono tutte ammucchiate lungo il bordo del marciapiede, tutte gialle e accartocciate, come fossero pop corn ancora da scoppiare, spinte ai margini della strada dal passare delle auto. quel giallo contrasta fortemente con il verde delle siepi e delle chiome foltissime degli alberi, poco propense a farsi penetrare dal sole. è una strada in un quartiere dormitorio, dove i colori sono pochi, ma decisi.



Nessun commento:

Posta un commento