dietro le quinte 4

7,30. venerdì mattina. l'uomo che io credo sia meridionale è appena uscito sulla terrazza bianca. si muove molto con la testa, ma non capisco il senso dei suoi movimenti. per la prima volta vedo che si china verso l'angolo sinistro della terrazza allungando il braccio destro. si allunga anche con il corpo nella stessa direzione, poi torna in posizione con la mano destra davanti al viso e il braccio sinistro piegato sulla pancia, a sorreggere il gomito del braccio destro. il posacenere dunque sta sull'angolo sinistro della terrazza, in basso. forse a fianco del posacenere ci sono dei vasi, delle scatole o qualche paio di scarpe. non credo tenga i contenitori per le immondizie nella terrazza bianca. se fosse così lo vedrei uscire più spesso e fare dei movimenti diversi, lavorare con i sacchi, sollevare dei pesi. l'uomo che io credo sia meridionale non fa tutto questo. lui fuma, e guarda. oggi indossa una giacca della tuta blu, con fascia bianca lungo le maniche. visto da qui è uguale a tutti gli altri giorni. di diverso però, ha la giacca della tuta blu con fascia bianca sulle maniche. data la frequenza con cui esce a fumare, non credo che quei minuti costituiscano per lui una pausa di relax. credo sia più probabile che nella sua testa i pensieri non si fermino, che anche il suo corpo rimanga in tensione, che i suoi muscoli e la sua pelle conservino la memoria fisica di quello che stavano facendo l'attimo prima di accendere la sigaretta, e presagiscano le azioni che andranno a fare una volta spenta la sigaretta. così penso che l'uomo che io credo sia meridionale sia una persona apparentemente calma, ma mai rilassata. chissà se l'uomo che io credo sia meridionale è interessato al fatto che oggi è la festa di Ognissanti. potrebbe non volerci pensare, o non pensarci affatto poichè non è religioso. o potrebbe esserne contento per il fatto che oggi è venerdì, e non si lavora. 
la terrazza bianca è di nuovo vuota dell'uomo che io credo sia meridionale.

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